Le cose non sono mai come sembrano. Ci illudiamo di capire il mondo intorno a noi, ma in realtà vediamo solo l’esteriorità delle cose, vediamo solo come esse appaiono. Anche io ero così, ero proprio come te. Credevo nell’umanità, nei giornali, nelle pubblicità delle saponette, nella politica e nei libri di storia; ma viene un giorno in cui il mondo ti prende a calci nei denti, e tu non hai altra scelta se non quella di vedere le cose come realmente sono. Il mio nome è Lucas Kane. La mia storia è quella del tizio ordinario, al quale succede d’improvviso qualcosa di straordinario. Forse era già deciso che accadesse, forse era il mio destino, il mio karma, o chissà cos’altro. Una sola cosa è certa: d’ora in poi, nulla potrà più essere come prima.

sabato 5 giugno 2010

Giovani se ci siete battete un colpo ed ascoltate...Monicelli

E' una domanda che sorge spontanea se la reazione piu' violenta ed estremista alla manovra taglia tutto della coppia Berlusconi-Tremonti la dobbiamo ad un grande vecchio come il regista Monicelli. I sindacati protestano, ma poi solo uno, la CGIL, indice uno sciopero generale che si terra', udite udite, il 25 giugno. A quella data saranno iniziate le vacanze e la manovra ormai sara' stata digerita, metabolizzata e dimenticata, soprattutto se il mondiale di calcio che sara' in pieno svolgimento vedra' la nazionale italiana comportarsi bene. I giovani sonnecchiano e non si rendono conto che, a parte i pubblici dipendenti che si vedranno decurtare i loro stipendi, loro saranno il principale obiettivo di questa manovra distruggi paese. Si perche' le forbici di Tremonti, oltre che sui dipendenti pubblici, si sono scagliate contro istruzione e cultura, quei settori che dovrebbero essere i motori per la futura ripresa. Quando in un paese si considerano l'istruzione e la cultura due voci di spesa piuttosto che due voci relative all'investimento, il futuro diventa subito prima grigio e poi nero. L'esempio l'abbiamo proprio in Italia dove si assiste da tempo ad un decadimento culturale senza precedenti grazie a questa politica scellerata che ha raggiunto il culmine con il terzi governo Berlusconi, ma che e' stata messa in atto anche dai governi precedenti di qualsiasi schieramento politico. Ecco allora il grido del regista Monicelli che incita alla rivolta i giovani del nostro paese, un grido che pero' si perde in un deserto senza fine soffocato immediatamente dal ministro della cultura Bondi e dal solito leccapiedi del cavaliere, Cicchitto. Naturalmente i tagli alla cultura fanno parte di un disegno ben preciso che niente hanno a che vedere con il contenimento della spesa pubblica, perche' non diminuire invece i finanziamenti relativi alla nostra partecipazione alle varie guerre nel mondo ? O perche' non rinunciare al ponte sullo stretto che non serve a niente oltre a rovinare l'ambiente ? Ma si sa meglio tenere il popolo nell'ignoranza e nutrirlo a suon di reality e veline sculettanti in televisione che farlo crescere e magari abituralo a ragionare con la propria testa. Forse l'Italia si riprendera' dalla crisi economica ma i danni saranno irreparabili e avremo un popolo piu' cerebroleso di quanto non lo sia gia'..

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