Le cose non sono mai come sembrano. Ci illudiamo di capire il mondo intorno a noi, ma in realtà vediamo solo l’esteriorità delle cose, vediamo solo come esse appaiono. Anche io ero così, ero proprio come te. Credevo nell’umanità, nei giornali, nelle pubblicità delle saponette, nella politica e nei libri di storia; ma viene un giorno in cui il mondo ti prende a calci nei denti, e tu non hai altra scelta se non quella di vedere le cose come realmente sono. Il mio nome è Lucas Kane. La mia storia è quella del tizio ordinario, al quale succede d’improvviso qualcosa di straordinario. Forse era già deciso che accadesse, forse era il mio destino, il mio karma, o chissà cos’altro. Una sola cosa è certa: d’ora in poi, nulla potrà più essere come prima.

sabato 12 giugno 2010

COME FATE A RINNEGARE L'ESISTENZA DELLE SCIE CHIMICHE??

Le scie degli aerei a cui eravamo abituati 20 anni fa si dissolvevano in pochi minuti e pertanto erano corte e strette. Le scie di oggi, invece, sono molto diverse: larghe, persistenti anche per ore e si espandono trasformandosi in uno strato biancastro. Le scie che potevamo osservare 20 anni fa solcavano i nostri cieli poco frequentemente ed erano tutte uguali. Le scie di oggi, invece, sono molto più frequenti e sono talmente diverse le une dalle altre che è possibile suddividerle per tipologia: lunghe, corte, che si espandono, che non si espandono, a "trattini", a "fusillo", a "filamenti", poco persistenti, molto persistenti. Alcune scie si dissolvono in alcuni tratti ma permangono in altri. Altre hanno un aspetto fibroso mentre altre sembra che contengano al loro interno scie di consistenza diversa. Inoltre, gli strati nuvolosi generati da queste scie assumo la forma di nuvole "pettinate" oppure formano degli aloni colorati dalle forme indeterminate.
Attraverso le analisi di molti ricercatori e scienziati indipendenti, si suppone che le scie chimiche contengano sostanze chimiche quali sali di bario, ossido di alluminio, torio e altri metalli pesanti.
non possono essere normali scie di condensazione in quanto nella maggior parte dei casi rilevati non sono presenti le condizioni per la formazione di scie di condensa, le quali sono dalla N.A.S.A. cosi definite: 71% di umidità, temperatura di -40° C e dunque una quota di volo non inferiore agli 8000 metri alle latitudini italiane.
Da denunce di cittadini, alcune dirette anche alle autorità giudiziarie, risulta che da tali scie chimiche derivino conseguenze pericolose sulla salute dei cittadini; il CNR, nel 2005, e ricercatori indipendenti, hanno rilevato, nelle analisi effettuate su campioni di pioggia coincidenti con il rilascio delle scie chimiche, e su piante bagnate da questa pioggia, una concentrazione al di sopra della norma di sostanze chimiche come quarzo, ossido di titanio, alluminio, sali di bario, sicuramente pericolose per la salute.

Che cosa respiriamo ogni giorno?
Perché tutti questi aerei?
Perché così tanti, così bassi e così frequenti?
Non è forse normale essere preoccupati di questi dati?
Non è forse normale porci domande su queste attività aeree?

Intervista a Giorgio Pattera, laureato in scienze biologiche.

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